75. Luncheon offered by the American Club of Paris to Capt. Charles A. Lindbergh at the Hotel Ambassador. Paris, Hotel Ambassador, 24 maggio 1927.
260×165 mm. Menu litografico su carta pesante a libretto. Al frontespizio grande litografia in nero firmata da Webb, raffigurante lo Spirit of St. Luis in volo sulla Torre Eiffel, alle pagine centrali lista dei piatti entro bordura gialla, in basso raffigurazione cartografica del viaggio. (Legram Press, Paris).
Durante la prima guerra mondiale si erano fatti enormi progressi nella progettazione e nella fabbricazione dei velivoli ed il primo dopoguerra ha visto sorgere una vera e propria aviazione civile con lo sviluppo di apparecchi specificatamente progettati per uso commerciale e con la creazione di compagnie per il loro impiego. Le rotte impiegate da queste compagnie erano state aperte ed esplorate da personaggi intrepidi alcuni dei quali sono divenuti leggendari. É sicuramente il caso di Charles Lindbergh che il 21 maggio 1927 ha rivendicato il suo posto nella storia dell’aviazione atterrando a Parigi dopo un volo di 33 ore e mezzo da New York con il suo aereo Spirit of St. Louis, primo volo transatlantico in solitario e senza scali. Al suo arrivo all’aeroporto di Le Bourget la folla lo acclama e tre giorni dopo si festeggia l’impresa presso l’Hotel Ambassador. Il planisfero raffigurante l’emisfero boreale, che orna il menu, riporta le tappe orarie del viaggio di Lindbergh il quale, partito da New York alle 12.51 p.m. del 20 maggio, sorvola Brockton (MA) alle 2.40 p.m., Meteghan (Nova Scotia) alle 5.25 p.m., Milford (Ontario) alle 6.50 p.m., Mulgrave (Nova Scotia) alle 8.05 pm, St. John’s (Terranova) alle 12.45 p.m. e Smerwick (Irlanda) alle 5.20 p.m del giorno successivo, prima di atterrare con successo a Parigi alle 10.22 p.m di quello stesso sabato. [LIB]

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