5G. Seta e Porcellana

Nell’immaginario collettivo il menu è su carta o cartoncino. Vari e innumerevoli sono però in realtà i supporti utilizzati e alcuni di questi hanno un’eleganza e una storia che è opportuno segnalare, mostrare ed esibire!

Si tratta in particolare della tradizione dei menu impressi su carta porcellana – supporto di origine belga dalla grande eleganza, in gran voga fra 1830 e 1850 – e quella, molto più diffusa e di maggiore longevità, dei menu in seta che ha una sua specificità nel cuore dell’industria serica della Francia centro-orientale.

Per la carta porcellana è la corte belga che fin dal 1840 impone uno stile e una grafica in menu preziosi e di avanguardia. Anche i menu quindi, come tanti altri ephemera quali i biglietti da visita, i programmi, gli inviti, e le pubblicità, hanno utilizzato questo splendido supporto a metà ‘800 che ci restituisce cartoncini lucidi e levigati come fossero di porcellana.

Questa specialissima carta si ottiene tramite una complessa lavorazione delle fibre con la biacca (che spesso contiene minerali come il piombo o lo zinco) che, specialmente sugli operai in fabbrica, crea accumuli, con livelli di tossicità tali che già verso il 1870/1880 viene proibita. Anche perché oltre allo strato di fondo bianco a biacca venivano utilizzati colori a loro volta tossici perché di derivazione metallifera. Il cuore di questa pericolosa sostanza prodotta in quel periodo per la prima volta su scala industriale, come detto, fu il Belgio (da pochi anni diventato indipendente), ma si diffuse presto anche in Gran Bretagna, Francia e Germania.

L’altro supporto elegante per antonomasia è la morbida, lucida e flessuosa seta. Da 500 anni Lione, oggi la terza città più popolosa di Francia, è una capitale mondiale della seta la cui arte si irradia nelle vicine St.Etienne e Clermond Ferrand. E fu Francesco I, re di Francia, che, per contrastare le importazioni di seta italiane, promosse Lione a Città della seta concedendole una specie di monopolio all’interno del paese.

Ed è nel quartiere operaio della Croix Rousse a Lione, dove oggi c’è un famoso museo della seta, che ai primi dell’800 Joseph-Marie Jaquard inventò il moderno telaio che consentiva di creare immagini all’interno del tessuto e che ci permette, oggi, di godere dei piccoli capolavori che trovate esposti in questa sezione!

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