39. Pranzo di gala in onore del principe Şehzade Yusuf Izzeddin, cugino del sultano Mehmed V ed erede del trono turco. Roma, Palazzo del Quirinale, 3 luglio 1911.
165×91. Menu tipografico su carta pergamenata a libretto. Sulla copertina stemma Savoia e decorazioni cantonali, il tutto impresso in oro e argento a rilievo.
Verso la fine di settembre 1911 scoppia la guerra fra l’Italia e l’impero ottomano: la cosiddetta guerra di Libia. Un paio di mesi prima l’erede al trono turco, il principe Şehzade Yusuf Izzeddin, cugino del sultano Mehmed V, viene in visita a Roma per sondare le intenzioni e cercare di evitare o ritardare il conflitto, come aveva del resto già tentato in un’analoga visita in Germania. Ovviamente non si parla nella stampa di questi aspetti: ufficialmente il principe “è venuto a portare il saluto della sua nazione all’Italia commemorante il cinquantenario della propria unità”. Giunto a Roma il due luglio con un treno speciale accolto da S.M. il Re in persona “che abbracciò e baciò due volte” si era recato nel pomeriggio al Pantheon per rendere omaggio alle tombe di Umberto I e di Vittorio Emanuele II depositandovi “due magnifiche e grandi corone di fiori freschi portanti nastri verdi con la stella turca”. La sera pranzo offerto dall’ambasciata ottomana, al quale partecipavano anche il Presidente del Consiglio Giolitti ed il Ministro degli Esteri, marchese di San Giuliano, il vero protagonista, dal punto di vista diplomatico, della guerra italo-turca. Il mattino successivo il Re accompagna l’augusto ospite a visitare la caserma del 2° Reggimento Granatieri di Sardegna ove assistono a varie evoluzioni e esercitazioni ginniche, ricevendo dal principe manifestazioni di ammirazione “per lo scelto corpo militare e quanto a questo si connette”, quindi visite turistiche alle Terme di Diocleziano ed agli scavi al Palatino e al Foro. In serata finalmente ha luogo il pranzo di gala in onore del principe – di cui questo menu – ove Yusuf Izzeddin siede alla sinistra della Regina con a fianco la duchessa Sforza Cesarini. “Dopo il pranzo le Loro Maestà e Sua Altezza Imperiale tennero circolo”. [LIB]

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