378b. Carta del pranzo a bordo dello Zeppelin Hindenburg durante la tratta Francoforte-Rio de Janeiro. 29 agosto 1936.
230×155 mm. Menu dattiloscritto su carta entro chemise in cartoncino illustrata.
Visto il grande successo del LZ-127 Graf Zeppelin, nel marzo del 1936 fu inaugurato il successore LZ-129 Hindenburg; lungo ben 245 metri poteva trasportare oltre 50 passeggeri e 60 membri dell’equipaggio. L’Hindenburg divenne tristemente famoso per l’incidente occorso in fase di atterraggio alla Stazione Aeronavale di Lakehurst nel New Jersey il 6 maggio del 1937 che costò la vita a 35 persone e mise fine all’epoca degli Zeppelin, ma non va dimenticato che operò in sicurezza per ben 17 viaggi transatlantici nell’anno precedente trasportando circa 3000 passeggeri. La sala da pranzo principale occupava una superficie di 14×4 metri, la cucina era ampia più del doppio di quella presente a bordo dei predecessori e vi erano addirittura 3 magazzini dedicati ai cibi all’interno della struttura del dirigibile. Nei piani di volo venivano considerati circa 3,5 kilogrammi di “vitto”, sia fresco che conservato, per ogni passeggero a bordo, per giorno di viaggio, quindi considerando i 50 passeggeri nei voli transatlantici e i 61 membri dell’equipaggio e i quasi 3 giorni per completare il tragitto, la stiva veniva riempita con quasi 1200 kilogrammi di cibi, in aggiunta alle bottiglie in cantina: “venivano imbarcati tacchini, aragoste vive, litri di gelato, cassette di frutta di ogni tipo, casse di whiskey americano e centinaia di bottiglie di birra tedesche”. Lo chef era Xavier Maier, che aveva prestato servizio presso il Ritz di Parigi, e gestiva una brigata di cinque persone che lavorava in una moderna cucina interamente in alluminio con un piano cottura con quattro aree dedicate, forni elettrici, sia dedicati agli arrosti che alla cottura tradizionale; il pane veniva sfornato fresco ogni giorno e vi era un grosso frigorifero per gli alimenti deperibili e una macchina per il ghiaccio. I pasti erano compresi nel prezzo del biglietto e non vi era distinzione di classi in quanto le sistemazioni erano di un’unica categoria, mentre le bevande consumate al bar avevano un costo a parte. A bordo dell’Hindenburg vi era anche un bar che serviva una serie di cocktail di tendenza dell’epoca, dal Martini al Manhattan, dal Bronx Sidecar al più tipico LZ-129, un cocktail creato dal bartender di bordo Max Shulze. Questo locale permetteva anche l’accesso ad una specifica sala per fumatori, tenuta pressurizzata per evitare possibili incidenti. [ZEP]