352. Entertainment to His Majesty The Shah of Persia at The Guildhall by the Right Hon. The Lord Mayor and the Corporation of the City of London. London, the Guildhall, 20 giugno 1873.
280×190. Menu litografico impresso in oro e a colori su cartoncino.
Sir Sydney H. Waterlow, sindaco di Londra, riceve a pranzo alla Guildhall Naser al-Din Shah Qajar, scià di Persia. Quando il giovane Nāṣer al-Dīn salì al trono, la Persia si trovava in uno stato finanziario precario, con il governo centrale in una condizione di debolezza e le province che godevano di un’autonomia praticamente totale. Tuttavia, sotto la sagace guida del primo ministro Mirza Taghi Khan, lo scià intraprese un coraggioso percorso di riforme che avrebbero plasmato ogni settore della società persiana. Una delle prime azioni decisive fu la drastica riduzione delle spese statali, con una chiara separazione tra le spese della corte e quelle pubbliche. L’influenza straniera negli affari persiani fu limitata, mentre si incoraggiò attivamente il commercio estero. Parallelamente fu vietato alla burocrazia di utilizzare lo stile barocco e pomposo nei documenti ufficiali, dando impulso a un nuovo stile moderno nella prosa persiana. Il governo non trascurò l’aspetto dell’edilizia pubblica, realizzando importanti progetti come il bazar di Teheran e, in particolare, la prima università moderna della Persia: il politecnico Dar al Funoon. In questa istituzione, insegnanti stranieri, principalmente austriaci e francesi, si unirono ai loro omologhi persiani per impartire le moderne discipline scientifiche, quali medicina e tecnologia. Questa iniziativa non solo contribuì a colmare il divario nella conoscenza scientifica, ma anche a favorire un dialogo culturale tra il sapere occidentale e la ricca tradizione persiana. [CAM]

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