303. Diner offert par le Commissaire Général du Reich a l’occasion de l’Inauguration du Pavillon Allemand a l’Exposition Internationale de Paris. Paris, 26 maggio 1937.
Menu tipografico di 8 pagine su pesante carta a mano a libretto cordonato. In copertina raffigurazione del padiglione tedesco colorata a pochoir, in seconda pagina applicata riproduzione fotografica di un ritratto a figura intera di Adolf Hitler. Conservato, su foglio sciolto il programma musicale.
L’Esposizione Internazionale di Parigi si tenne dal 25 maggio al 25 novembre del 1937 in un clima molto teso sebbene l’evento avesse come scopo politico anche quello di favorire i rapporti diplomatici tra gli stati. Il padiglione tedesco, un edificio a forma geometrica in marmo bianco con la grande aquila imperiale tedesca alla sommità – raffigurato stilizzato in copertina – fu posto proprio di fronte a quello russo. Progettato dall’architetto Albert Speer mostrava come l’architettura poteva diventare uno strumento di propaganda: alto 150 metri superava in altezza ogni altro edificio circostante, esclusa la Torre Eiffel, e nelle linee classiche sottolineava la continuità tra il passato, il presente e il futuro. Adolf Hitler, inizialmente contrario alla partecipazione della Germania all’evento, decise poi che tale partecipazione fosse in realtà un’opportunità unica per rafforzare nel mondo l’idea di una Germania unico baluardo al regime comunista sovietico considerando anche l’occasione offerta dal fatto che il padiglione tedesco fosse stato posto proprio di fronte a quello russo. Quest’ultimo era un edificio alto oltre 30 metri, sormontato da L’operaio e la kolchoziana, una colossale statua in acciaio alta 25 metri, rappresentante un operaio ed una contadina che reggono la falce e il martello. Il simbolismo delle due figure che avanzano da Est verso Ovest, non passò sicuramente inosservato agli occhi degli spettatori. [CAM]