165. Vittorio Emanuele III, pranzo di gala di 36 coperti in onore dello Zar Nicola II. Racconigi, 23 ottobre 1909.
149×88 mm. Menu tipografico su carta pergamenata a libretto entro chemise in cartoncino cordonato in seta bianca con nappine. In copertina stemma reale in oro e rilievo.
Negli anni che precedono lo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’Italia, pur rimanendo legata alla Triplice Alleanza, ha una politica estera molto attiva in previsione della desiderata espansione in Africa. Il 23 ottobre giunge a Racconigi lo Zar Nicola II ed il giorno successivo viene stipulato il cosiddetto Accordo di Racconigi, un patto segreto incentrato sul mantenimento dello status quo nei Balcani, mirante ad ostacolare l’espansione austriaca in quella regione. Lo Zar era arrivato nel pomeriggio del 23 alla stazione di Racconigi, prescelta al posto di Roma per evitare possibili attentati alla vita dell’Imperatore russo, e il pranzo serale, di cui il menu, è stato accompagnato dalle musiche del 92° Reggimento Fanteria. Anche se il numero delle portate col tempo diminuisce, la struttura del pranzo rimane quasi inalterata: una minestra (alla russa in onore dell’ospite), una portata di pesce (trote alla fiamminga), un relevé (manzo stracotto con salsa Madera), una sola entrée (filetti di pernice in gelatina), una portata di verdura (fondi di carciofi all’italiana), l’arrosto (capponi di Modena perché l’entrée è di cacciagione) con insalata alla Moscovita (di nuovo in onore dell’ospite), gelato di frutta alla napoletana e pasticceria. I vini sono ormai tutti italiani: dalla Sicilia il Camastra, dalla Campania il Falerno e dal Piemonte lo Spumante Cinzano. [BEN]

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