147. Cenute in onor de ecelenze il Ministro James David Zellerbach Capo de l’E.R.P. in Italie. Tricesimo, Boschèt, 26 aprile 1949.
179×123 mm. Menu tipografico su sottile cartoncino a libretto. A fronte della lista dei piatti xilografia di Bruno da Osimo.
J.D. Zellerbach, che è stato delegato statunitense e poi vicepresidente dell’Organizzazione Internazionale del lavoro, un’agenzia delle Nazioni Unite, nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale fino al 1950, è stato il responsabile per l’Italia dell’European Recovery Program, generalmente noto come Piano Marshall, finalizzato alla ricostruzione dell’Europa dopo la crisi dovuta al secondo conflitto mondiale. Due giorni dopo questo pranzo offertogli a Tricesimo, sarà a Roma per il primo anniversario dell’istituzione dell’E.R.P. e terrà in Campidoglio una conferenza stampa nella quale esporrà la già nota opinione americana: gli aiuti che il Piano consente sono frutto del sacrificio dei lavoratori americani, gli italiani hanno il dovere di rendersene conto e, confortati da questo grande esempio di solidarietà internazionale, devono fare ogni sforzo per la riuscita del piano mentre da una certa parte (leggi dai partiti e dai sindacati di sinistra) si cerca di sabotare la riuscita dell’E.R.P. con manovre, scioperi politici e agitazioni. Negli stessi giorni sulla Gazzetta di Syracuse venivano riportati giudizi molto positivi dello stesso Zellerbach che affermava che ‘durante l’anno finanziario in corso le esportazioni hanno di gran lunga superato le previsioni più ottimistiche’ con lodi all’azione del governo per arrestare l’inflazione e dare maggior stabilità al potere d’acquisto della Lira. ‘Ciò significa – prosegue il giornale – che gli Italiani non son rimasti con le mani in mano ed hanno fatto tutto il possibile per utilizzare l’utilizzabile allo scopo di emergere al più presto possibile dal baratro nel quale li aveva sprofondati la guerra’. Menu in dialetto friulano, come friulani sono i piatti del pranzo. Marchigiano è invece il grandissimo Bruno Marsili, più noto come Bruno da Osimo, autore della xilografia che decora il menu, ma legato al territorio avendo combattuto a Pola durante la seconda guerra mondiale. [LIB]