124. Pranzo a Corte. Roma, 29 maggio 1940.
162×104. Menu tipografico su cartoncino con stemma di Stato impresso in oro. Accompagnano il menu il Segnaposto di M.sa Ethel Antinori, accompagnata al tavolo dal sig. Eutimio Ranelletti.
Il 29 maggio 1940 è un giorno molto particolare perché in mattinata Mussolini aveva riunito i responsabili delle Forze Armate e i tre capi di Stato Maggiore annunciando la decisione di entrare in guerra il mese successivo a fianco della Germania di Hitler. Il successivo 1° giugno sottopose al Re per l’approvazione la formula della dichiarazione di guerra. La guerra non era certo argomento da pranzo di Corte, ma è difficile pensare che sui convitati non aleggiasse il pensiero per i futuri eventi. Per quanto riguarda gli Asparagi di Pescia così scriveva la giornalista Irene Arquint in un articolo de Il Tirreno del 2010: ‘Lo chiamano il Grosso di Pescia, ma il gigante buono rischia l’estinzione. In campagna da fine marzo a tutto maggio, era considerato una leccornia già nel Seicento, oggetto di regalie tra potenti a effetto sicuro. Ma il suo charme e la delizia che conquista palati usi a sapori fuori dal comune hanno perso di smalto a vantaggio del mondo variopinto dei fiori le cui serre, a Pescia e dintorni, hanno fatto fino a pochi anni fa la fortuna degli agricoltori di un tempo. Così l’asparago carnoso che da solo raggiunge i 50 gr di peso e i 50 cm di altezza, generoso in gusto e dolcezza da assaporare dopo una veloce lessatura o, ancor meglio, una cottura al vapore condito di olio extravergine e aceto, piuttosto che alla parmigiana (con formaggio e burro fuso) o alla Bismarck, ha le ore contate’. [LIB]