101. Menu pasquale dell’Ospedaletto da Campo 110. Quisca, 23 aprile 1916.
140×90 mm. Menu manoscritto su cartolina postale in franchigia (Corrispondenza del R. Esercito) con timbro dell’Ospedaletto da campo 110.
Gli ospedaletti da campo erano strutture sanitarie mobili di 50 letti, numero che indicava la disponibilità di base per i feriti gravi, ma che poteva aumentare la reale capienza se le risorse erano sufficienti. Erano normalmente assegnati ai corpi d’armata e venivano posti in un luogo riparato ed accessibile al trasporto, che poteva avvenire con muli, per gli ospedaletti someggiati, o con carri, per quelli carreggiati. Queste strutture potevano appoggiarsi a fabbricati o baracche esistenti sul posto, oppure usare le tende in dotazione: una per la medicazione e quattro per il ricovero di cui due grandi, 9×11 metri, e due più piccole di 7×7 metri. I ricoveri presso questi ospedali dovevano essere molto brevi, giusto il tempo per consentire al ferito di essere trasportato in strutture territoriali più lontane dalla linea di guerra; in questo modo l’ospedaletto poteva seguire più facilmente lo spostamento del fronte. L’ospedaletto 110 era assegnato alla II Armata e si trovava, per il pranzo pasquale del 1916, a San Martino di di Quisca, sul fronte dell’Isonzo. L’importanza della festività giustifica la relativa abbondanza delle portate. [LIB]

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